Game of Thrones 8: tutti gli Errori Imperdonabili dell'ultima stagione

Scritto da: Maria Anna CappelleriData di pubblicazione: 

Attenzione: questo articolo contiene spoiler

E' un lunedì strano: a differenza delle ultime settimane, a meno che non abbiate guardato il documentario speciale di due ore (o perché no, la Maratona Mentana), siamo finalmente più riposati e non tormentati da cosa è accaduto durante la notte in Game of Thrones. Ormai tutti hanno visto il finale e chiunque ha detto la sua, si stanno susseguendo giorno dopo giorno le interviste ai vari membri del cast, e sono già usciti i finali alternativi, inclusi quelli creati ad arte dalla fandom.

Insomma, è finita

Ma come era facilmente prevedibile, non basta un The End per esaurire la voglia di dibattere di questa serie fenomenale. Tutti continuano a parlarne, nel bene e nel male.
E non importa che siamo rimasti delusi dal finale o dall'intera ultima stagione, o persino dalle ultime due: GOT, come poche altre serie hanno saputo fare, ha dato un significato nuovo alla parola intrattenimento, rivoluzionando il modo di fare e di guardare le serie tv. Ha portato il cinema nel piccolo schermo, ha svelato i trucchetti degli effetti speciali,tanto che quasi nessuno può più dire di non sapere cosa sia la tecnologia CGI. Ed, infine, è riuscito sorprendentemente ad attrarre ed affezionare al fantasy anche persone che, come chi scrive, da quel mondo - per questione di gusti o per le circostanze più varie- si è sempre sentito (e, per quel che conta, magari, continua a sentirsi) molto distante. 

E' per questi motivi, e non soltanto, che abbiamo sentito di dover scrivere un capitolo finale: un ultimo articolo che ci faccia tirare le somme e fare un bilancio di questa ottava finale stagione. Ciò non significa che non ci saranno più interventi su Mad For Series in proposito di Game of Thrones, anzi, è praticamente sicuro il contrario!

Iniziamo con un piccolo paragrafo positivo, per poi lasciare lo spazio alle critiche.

Le scene più belle

In rigoroso ordine sparso, e senza pretesa di esaustività, ecco una brevissima carrellata dei momenti più emozionanti e belli di questa ottava stagione:

  • Brienne nominata cavaliere da Jaime (Ep. 8x02);
  • Brienne ora Lord Comandante delle Cappe dorate che, come è suo compito, narra le gesta di Jaime sul libro (Ep. 8x06);
  • Arya che uccide il Night King (Ep. 8x03);
  • Le varie reunion: Jon e Arya, Jon e Tormund, Brienne e Jaime.... (Ep. 8x01);
  • La Cleganebowl (Ep. 8x05);
  • Drogon che brucia il Trono (Ep. 8x06);
  • Sansa incoronata Regina del Nord (Ep. 8x06);
  • Tyrion che affronta Daenerys e lancia via la spilla del Primo Cavaliere (8x06);
  • Il sacrificio finale di Theon Greyjoy (8x03);
  • La morte di Cersei e Jaime, morti insieme così come venuti al mondo insieme (8x05);
  • La morte della piccola grande Lyanna Mormont (8x03);
  • Il discorso finale di Daenerys alle truppe e questa scena (8x06):

Azzarderei anche una graduatoria degli episodi:

  1. Primo posto decisamente per "The Long Night" (8x03), dedicato alla battaglia dei vivi contro i morti.
  2. Nonostante le accese critiche, comunque si merita il secondo posto di questa classifica l'episodio finale, "The Iron Throne".
  3. Probabilmente è un'opinione impopolare, ma a me il secondo episodio è piaciuto moltissimo ("A Night of the Seven Kingdoms"), pur privo di scene sensazionali, non va affatto sottovalutato. 
  4. "The Bells" (8x05), ci ha lasciati senza fiato per molti motivi: in seguito avremo modo di parlare di quelli negativi.
  5. Il primo episodio, "Winterfell" nonostante sia stato fondamentale, impallidisce rispetto agli altri.
  6. Ultimo posto per "The Last of the Starks" (8x04): un episodio di transizione gestito in maniera eccessivamente superficiale e approssimativa.

Cosa non possiamo perdonare a Benioff e Weiss

A seguito di lunghe elucubrazioni, sono giunta alla conclusione che i punti che hanno meritato le critiche più aspre in un certo senso si ricollegano tutti ad un unico, gigantesco, gravissimo macro-errore: la fretta.
Lo stesso sbaglio era emerso nel corso della scorsa stagione, ma è nell'ultima che si è rivelato come deleterio.
E' del tutto evidente che la trama era troppo ricca per sole sei puntate (per quanto lunghissime). Basti pensare soltanto agli episodi clou dell'ottava stagione: le due grandi battaglie, quella di Winterfell dei vivi contro i morti, e quella finale per il trono di spade. E' stato a dir poco affrettato inserire due eventi così importanti, fondamentali per tutta la storia della serie, nella stessa stagione a distanza di un solo episodio.

E' come se il contenuto di 3 stagioni fosse stato compresso in una unica, è per questo molte parti sono state buttate lì senza alcun approfondimento, alcune storyline si sono del tutto perse per strada, ed è per forza di cose che è sfuggito a molti il senso di alcuni cambiamenti, che sono apparsi improvvisi e inspiegabili.
Cercherò di essere più chiara con degli esempi concreti:

  • L'arco narrativo di Daenerys.
    Non potevo non iniziare da lei, dalla Madre dei Draghi. Molti fan della serie si sono subito affrettati a dirsi affatto sorpresi della piega presa dalla Khaleesi, perché secondo loro lei avrebbe fatto ciò che ha sempre fatto durante tutta la serie, che il motto della sua casata d'altronde è Fire and Blood e quindi avrebbe solo agito di conseguenza.
    No, no e no. Sin dalla prima stagione, quando vedevamo questa ragazzina in confronto al fratello, Daenerys è stata raffigurata come un'eroina, forte e determinata. Fino a pochi episodi prima, la abbiamo vista prendere decisioni estremamente difficili, riuscendo tuttavia sempre a non perdere di vista il bene più importante.  
     
    Attenzione: non sto affatto criticando la scelta dei creatori di terminare la storyline di Daenerys facendola diventare la Mad Queen. E sì, visti a posteriori, c'erano tantissimi elementi che possono essere interpretati come indizi disseminati già da tempo.
    Ciò che critico è che al suo dramma interiore non sia stato dedicato più di una misera e superficiale manciata di secondi, nella scena che la vede confrontarsi con Tyrion, distrutta dal dolore, come una "sventurata" di manzoniana memoria.

    A causa di questa scelta - che non riesco a definire in altro modo se non affrettata e approssimativa - insieme a tutta King's Landing, è andata completamente in fumo la peculiarità che distingueva questa serie da ogni altra: in Game of Thrones, infatti, spesso non era affatto facile discernere tra buoni e cattivi, e specie alcuni personaggi e alcune azioni da loro compiute si trascinavano dietro una grigia complessità dai contorni volutamente sfumati e irregolari. Per questo motivo  lo spettatore difficilmente riusciva ad indossare i panni del giudice. Tutto ciò non si è verificato in questo caso, ed è un vero peccato: avrebbero dovuto darci la possibilità di empatizzare con lei nel vederla compiere il gesto estremo. Ce lo saremmo meritato. Il suo atto di follia, scatenato dal suono delle campane, avrebbe dovuto sorprenderci, e invece ci ha solo spiazzato, e la famosa stratificazione morale di Game of Thrones è crollata, insieme alla Fortezza Rossa.

  • Povera Cersei, 
    una delle villain migliori di tutta la serie meritava decisamente di più. Nell'ultima stagione non ha avuto molto spazio e, a parte la scena straziante che ha preceduto la sua morte, tra le braccia di Jaime (qui sì che ho riconosciuto la capacità di Game of Thrones di farci empatizzare anche con i cattivi), la sua ottava stagione è stata deludente. Durante tutta la battaglia, la vediamo affacciata al balcone a sorseggiare vino e fingersi calma mentre la città viene rasa al suolo. E basta.
    Nessuna arma segreta? Davvero? Nessun asso nella manica? Se già era difficile da mandare giù la scellerata decisione di Daenerys, il vero colpo al cuore è stato vedere Cersei non fare assolutamente nulla per rendere quantomeno più difficile l'avanzata distruttrice del drago. E anche se la scena della sua morte è stata estremamente poetica, un personaggio del suo calibro, reso così inspiegabilmente impotente, urla vendetta.

  • Aegon Targaryen who? 
    Disclaimer: visto nel complesso, l'arco narrativo perfettamente circolare di Jon Snow mi è piaciuto molto, già nella recensione all'ultimo episodio, a caldo avevo commentato molto positivamente la scelta di farlo tornare non semplicemente alla barriera (che ora ha poco senso di esistere), ma oltre, nel vero nord, con Tormund, il popolo libero e Spettro.
    Tuttavia, anche in questo caso la fretta non ha affatto giovato.
    Nonostante nel finale ormai sarebbero dovuti essere tutti ben a conoscenza delle origini di Jon Snow, non si fa alcuna menzione al fatto che tecnicamente, sarebbe lui il vero e unico legittimo erede al trono. Anche in questo caso, è come se si volesse dare per scontato che gli spettatori comprendano da soli che Jon non sarebbe stato adatto al trono proprio perché, dopo aver ucciso Daenerys, era diventato un personaggio divisivo: pare che, infatti, sia Yara Greyjoy che Gendry Baratheon fossero decisi nel rimanere fedeli a Daenerys e a non perdonare chi l’aveva uccisa (e sarebbe per questo che gli Immacolati e Verme Grigio vanno via a Naath tranquilli prima che Jon lasci Approdo del Re). Come spiegato da Tyrion, tuttavia, dopo anni di continue guerre, il regno aveva bisogno di un re che non lasciasse malumori nè creasse dissidi.
    Io questo lo comprendo bene.
    Ma bisogna ammettere che non fare un neanche un minuscolo cenno alla vera identità di Aegon/Jon non è stata una scelta creativa, ma un gigantesco, insensato buco nella trama.

I punti lasciati in sospeso e gli aspetti e le scene privi di senso. 

Mi ricollego all’ultimo passaggio del paragrafo precedente, perché molti dei punti che non hanno assolutamente senso (per come sono stati lasciati) hanno a che fare con le vere origini di Jon Snow. E infatti ci siamo tutti chiesti: che senso ha avuto farla così lunga con la sua storia, se è servito solo ad essere uno degli elementi che hanno fatto perdere la brocca a Daenerys? E poi, che senso ha avuto il tradimento di Varys, nonché la sua esecuzione? E quei pizzini che fine hanno fatto? La voce si è diffusa oppure no? E perché né Sansa né Arya né tantomeno Bran o Sam parlano della cosa durante il conciliabolo insieme ai potenti? Per proteggerlo? 

Sono anche altri vicende che non riesco ad accettare: per esempio, la morte di Rhaegal. Non è plausibile che, dall'altezza a cui volavano i draghi con Daenerys, siano stati colti completamente di sorpresa dall'attacco della flotta di Euron. Inoltre, gli arcieri giganti nella 8x05 sembravano macchinari infernali che avrebbero potuto dare seriamente filo da torcere a Daenerys. Nella 8x06, invece, non durano neanche 2 minuti: flotta, armi, armate, sconfitte in un batter d'occhio senza nessunissima difficoltà.
Altro elemento totalmente non sense: a che era dovuta tutta l'enfasi data al cavallo bianco incontrato da Arya al termine della penultima puntata? Così come quella data alla delusione di Cersei nel non vedere gli elefanti, cosa avrebbero cambiato? A proposito di Cersei: la sua gravidanza, esattamente, che ruolo ha avuto nella trama? 
E ancora, Bran cosa sapeva di quanto sarebbe accaduto?
Che fine hanno fatto i poteri di Arya? E che ne è della profezia di Azor Ahai? Chi è?
Sono solo alcune delle tante, troppe domande a cui difficilmente riusciremo a dare riscontro sensato.

Vi prego però, se voi qualche risposta a questi quesiti, illuminatemi! E anche se avete altri esempi di scene che non riuscite a mandare giù, o errori per voi imperdonabili, non esitate a dare libero sfogo, commentando il post sulla nostra Pagina Facebook.

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