The Last of Us: la Recensione del Primo Episodio della Serie TV targata HBO

The Last of Us: la Recensione del Primo Episodio della Serie TV targata HBO

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"When you're lost in the darkness, look for the light".

Preambolo: anno 1968, talk show con epidemiologi. Dove c’è calore c’è vita, dove c’è bruciore c’è metamorfosi. La vera minaccia non sono i batteri, ma un fungo. Il riscaldamento alimenterà filamenti di contaminazioni che si moltiplicheranno mangiando e nutrendosi di cellule vive. Profezia? L’essere umano è stato avvertito, la parola della scienza ha ambiguamente allarmato i consumi incessanti. 

Anno 2003: nei sobborghi di Austin. Un’intera giornata di luce umida e calda annuncia il compleanno di Joel (Pedro Pascal) che vive con la figlia e va a lavoro con lo zio Tommy (Gabriel Luna). Sarah (Nico Parker) va a scuola, passa a prendere un regalo per il papà e poi va a trovare i vicini. Si annidano così i primi segnali di qualcosa che si sta trasformando, nel corpo di qualcuno, nello sguardo di qualcun’altro, nella pulsante paura di un fedele cane. Il panico così si annida nella testa del protagonista che inizia il suo viaggio per la sopravvivenza proteggendo la sua famiglia dalle azioni cruente e vivide dell’infezione, ma la corsa è molto breve e uno sparo frantuma speranze e sentimenti.

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Anno 2023: zona di quarantena, Boston. Nel post-apocalisse tra città semi abbandonate e distrutte e tra lande desolate restituite alla natura, i sopravvissuti devono affrontare sia orde di zombie infetti sia di altri umani, spesso uniti in bande di predoni o di comunità guidate da leader folli. L’assolutismo regna tra fazioni militari cruente, luci rivoluzionarie violente e un coprifuoco che delinea la sottile linea fra un’azione carceraria e una protezione illusoria.
In questo contesto, Joel ammazza il tempo trovando una sua brutale quotidianità di contrabbando e violenza, chiudendosi in turni di lavori soffocanti e contrattando schede extra per pasticche da disperati in uniforme.
Nell’inferno dell’esistenza il contrabbandiere divide il suo spazio con la collega Tess (Anna Torv): i due danno la caccia a un trafficante del mercato nero, nel tentativo di recuperare le loro armi, ma si imbattono nel leader delle Luci, Marlene (Merle Dandrige), che promette di restituire il doppio del carico se porteranno Ellie (Bella Ramsey), una quattordicenne, al palazzo del governo fuori dalla zona di quarantena.

L’avvincente incipit del primo episodio di The Last of Us è già iconico. C’è un materiale di partenza che ha le potenzialità per rompere la maledizione dei videogiochi portati sul piccolo schermo. Infatti il mondo in cui si svolge il gioco è stato progettato per dare ai giocatori l'impressione di essere stati catapultati in un film sul principio dell'apocalisse.

L'adattamento televisivo, creato da Neil Druckmann, che ha realizzato anche l'omonimo gioco, e da Craig Mazin, la mente di Chernobyl, traduce fedelmente le famose scene d'apertura, mantenendo la tensione e l'orrore lungo quella patina di colore delicatamente acido. La sequenza è accentuata da scene che funzionano nel mostrare come erano le vite di Joel e Sarah prima che il mondo iniziasse a crollare.

La coppia Mazin/Druckmann spalanca lo sguardo e la mente degli spettatori attingendo a una storia visivamente potente che riesce, in questo primo episodio, a svincolarsi dai confini del videogame che ha conquistato milioni di giocatori.

Menzione speciale per la colonna sonora minimalista che rende le scene avvincenti e dona una cadenza riconoscibile che avvolge le diverse ambientazioni. Un elemento questo che resta immutato tra la serie TV e il gioco. In entrambi i casi le musiche vedono la firma di Gustavo Santaolalla, compositore argentino già vincitore di due Oscar nei film I Segreti di Brokeback Mountain e Babel.

L'avvincente incipit del primo episodio di The Last of Us è già iconico.
Con una narrazione colma di sensazioni che accompagnano lo spettatore e i protagonisti When You're Lost in the Darkness, Look for the Light mostra le prime sfumature di quella che sembra essere una serie TV attenta alla scoperta dei personaggi e alla cura dei dettagli.

madforseries.it

4,5
su 5,0

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