Westworld 3x01: Recensione e Prime Impressioni sulla tanto attesa Stagione della Serie TV HBO

Scritto da: Paola ManarollaData di pubblicazione: 

Attenzione: questo articolo contiene spoiler

Finalmente, dopo una pausa di quasi due anni, torna sul piccolo schermo la serie tv distopica che tutti i fan del genere sci-fi stavano aspettando! Ieri ha esordito infatti la prima puntata della terza stagione di Westworld, che ora analizziamo insieme. 

L’episodio, dal titolo Parce Domine (Perdonaci o Signore), è raccontato da quattro punti di vista diversi: quelli di Dolores, Charlotte, Bernard e di un nuovo personaggio, Caleb.

Non siamo più all'interno dell'enorme parco giochi della Delos Destinations, siamo fuori, nel mondo degli umani, dove gli androidi vengono trattati alla stregua di meri oggetti.

Sono passati tre mesi dalla fuga di Dolores dal parco.
L’obiettivo della donna è chiaro sin da subito: far divenire gli androidi razza predominante. Dolores sa che il potere a cui aspira non è fondato solo sul denaro ma, in questo mondo e in questo futuro tecnologico non troppo distante dal nostro, il potere è soprattutto conoscenza di dati.

Già nelle prime due stagioni avevamo visto quanto qualsiasi tipo di informazione personale, dai ricordi a segreti politici, siano un'enorme fonte di controllo sugli altri, sulla quale la Delos Inc. cerca in ogni modo di avere il predominio. Westworld non è stato creato per studiare gli androidi ma per avere informazioni e segreti sugli ospiti umani che lo visitano. 

A seguito di un breve sunto degli ultimi avvenimenti della scorsa stagione, entriamo subito nel vivo della trama: siamo in Cina e Dolores entra di soppiatto in casa di un ricco magnate dal quale aveva subito uno stupro tanto tempo prima

Dolores non ha desideri di vendetta o di giustizia nei confronti di quest’uomo, il suo obiettivo principale è appropriarsi dei dati che lui possiede su un’azienda concorrente che ci viene fatta conoscere in questa stagione: la Incite, dove la protagonista vuole infiltrarsi.

Dopo la sigla facciamo le conoscenze di Caleb, una persona apparentemente come tante, con un passato da militare che vuole dimenticare e che, ora, a Los Angeles, si dà da fare svolgendo tanti lavori leciti per pagare le cure alla madre malata. 

Scopriamo poi che Charlotte, nella sua nuova versione androide, è al vertice della Delos e vuole a tutti i costi mantenere aperta l’attività, cercando di addossare la colpa del massacro della scorsa stagione al fuggitivo Bernard. Quest’ultimo, invece, lavora con una nuova identità in un luogo sperduto come macellaio. Verrà però ben presto scoperto, e sarà costretto nuovamente alla fuga. Per motivi che ancora non conosciamo, deciderà di fare ritorno a Westworld. 

Ci spostiamo a Londra dove Dolores, con una identità fittizia, è riuscita in poco tempo ad infiltrarsi nella Incite, fidanzandosi con Liam Dempsey, il capo dell’azienda, nonché creatore della Rehoboam, il motore di ricerca di strategie per eccellenza al mondo. Si tratta di un’enorme sfera dati che indirizza la vita di tutti i cittadini, stabilendone scelte e caratteristiche che meglio si adeguino a una persona o ad una situazione, compreso il lavoro. 

Le trame dei personaggi si intrecciano quando Liam deve recarsi a Los Angeles per lavoro e porta con sé Dolores, la quale cerca in tutti i modi di carpire informazioni sulla Rehoboam. Tuttavia, viene scoperta dalla guardia del corpo del fidanzato che, ritenendola un’umana, tenta di narcotizzarla e ucciderla. 

Dolores, con l’aiuto inconsapevole di Caleb, riuscirà a salvarsi e ad uccidere la guardia sostituendola con una versione androide, così da continuare a spiare Liam. 

L'episodio costituisce sicuramente un promettente inizio di stagione, anche se pecca di poca chiarezza. Nonostante i fan di Westworld siano abituati ai rompicapi spazio-temporali, l’introduzione improvvisa di personaggi sconosciuti e il continuo passaggio da un personaggio all'altro, disorientano e rendono molto faticoso per il telespettatore cogliere i vari riferimenti importanti.

L’elemento sicuramente più interessante di questa terza stagione è la specularità del mondo umano e di quello androide, rappresentata iconicamente dal riflesso sull'acqua presente nella nuova sigla. Tra i due mondi i confini sono sempre più labili: il mondo umano infatti è ormai sempre più governato dalla tecnologia. La Rehoboam ne è l’esempio lampante: ogni strategia, ogni idea degli uomini proviene in realtà dalla sfera.
Alcuni, come Caleb, sembrano essere consapevoli di questa realtà digitalizzata che priva gli uomini di libero arbitrio.
La sensazione di oppressione di Caleb in ogni circostanza della vita, lo spinge alla continua ricerca di qualcosa di umano e reale. Ironia della sorte, si illude di averlo trovato in Dolores a fine episodio. 

Ancora non sappiamo se le scene finali preludono aduna romance tra i due che, nel caso dovesse essere raccontata, ci auguriamo non sia eccessivamente sdolcinata. L’interazione tra i due personaggi, tuttavia, potrebbe sicuramente servire da espediente per migliorare i rapporti tra umani e androidi. 

Sicuramente un ottimo inizio per questa terza stagione di Westworld. Seguiremo i prossimi episodi con estremo interesse, sperando in una ancora maggiore qualità.

Nelle nuove trame, gli obiettivi degli androidi appaiono sempre più chiari, e gli intrecci tra i vari personaggi si fanno ancora più interessanti.

È all'orizzonte una romance tra due dei protagonisti?

madforseries.it

4,5
su 5,0

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