Riverdale: la Recensione dell'Episodio 4x05 della Serie TV di The CW

Riverdale: la Recensione dell'Episodio 4x05 della Serie TV di The CW

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Un’altra settimana è passata a Riverdale, e dopo i festeggiamenti di Halloween con la giusta dose di trash, cadaveri finalmente seppelliti e scherzi di cattivo gusto (mettere una persona dentro una bara non è certo il mio concetto di divertimento...)  ecco il nostro appuntamento fisso con il trash ed una valanga di misteri misteriosi pronti a sommergerci! 

Veniamo a noi e ripercorriamo brevemente le vicende più importanti dell’episodio intitolato Chapter Sixty-Two: Witness for the Prosecution. Cosa avranno combinato i nostri fantastici Quattro Archie, Veronica, Jughead e Betty?

Archie prosegue la sua strada contro la delinquenza, usando la sua palestra El Royale come centro sociale. Fin qui tutto come al solito: un sedicenne proprietario di una palestra quando io alla sua età  l’unica cosa che gestivo era come non farmi scoprire dopo aver marinato la scuola. OK. Accettiamo anche il fatto che Archie sembra di stare in un altro mondo, poco attivo tra i suoi compagni. Ma ecco che il lupo perde il pelo ma non il vizio: quando cala la notte si trasforma nel Cavaliere Mascarato…. Ehm no, scusate… Batman versione scolpita, per ripulire i peggiori quartieri di Riverdale. Ora, io voglio dire una cosa: ma possibile che in questa città non esiste la polizia? Non siamo mica in The Society che spariscono gli adulti, ci sarà qualcuno! Lo so, siamo a Riverdale, ma Archie inizia ad essere stucchevole e noioso con questa voglia di rivalsa perenne verso il male, non sei Bruce Wayne.

La nostra Nancy Drew dalla coda di cavallo Betty decide, spinta dal fratello Charles, di entrare in un corso organizzato dall’FBI per studenti, e ciò riporta a galla il problema del gene del serial killer, che ha realmente perché risultata risultata positiva al test. Durante il  corso si vede come Betty riesce facilmente ad individuare velocemente i serial killer dalle foto segnaletiche, roba  che nemmeno Wendy Carr di MindHunter. Anche Charles le confida di avere il gene e essersi unito all’FBI proprio per questo motivo. Così nella nostra bionda atomica si attivano i neuroni della caccia investigativa, inizia ad avere qualche sospetto sul fratello, e temendo le possa nascondere qualcosa inizia a tenerlo d’occhio. 

Jughead, dopo essere resuscitato dalla tomba, scopre che il professor Chipping è uno dei ghostwriter della sua serie preferita di romanzi per ragazzi, che scopriamo essere collegata nonno (che, come sappiamo, è anche lui andato alla Stonewall). Le attenzioni prestate verso il capo dei Serpents fanno infastidire Bret, che non tarda a compiere qualche colpo basso. 

La nostra cara Veronica in versione Blair Waldorf si trova tra due fuochi: inizia il processo dei genitori, senza esclusioni di colpi (bassi). Dopo varie false dichiarazioni e normali coercizioni come in tutti i tribunali, Hermione viene scagionata. La cosa sorprendente è che anche Hiram viene rilasciato. Come? Nemmeno se fossimo al Carramba Che Sorpresa sudamericano, ecco che esce fuori una figlia di Hiram, Hermosa, un’investigatrice privata di Miami, arriva in città e inizia a registrare le conversazioni di Veronica con il procuratore federale. Ahi ahi, Mija, questa sorella ti darà filo da torcere. 

L’episodio si conclude con un nuovo flahforward ed un triplice arresto per l’omicidio di Jughead: tutta la squadra di Scooby-Doo è dietro le sbarre.

In attesa del prossimo episodio, gustiamoci insieme il relativo video promozionale. Seguiteci sulla nostra pagina Facebook per rimanere sempre aggiornati sulle news del momento e commentare l’episodio. 

Un episodio sempre in pieno stile Riverdale ma dal sapore di filler (di transito), in cui essenzialmente non accade nulla di importante ai fini della trama. Gli showrunner cercano un po' di allungare il brodo come possono, facendo interagire davvero molto poco tra di loro i personaggi e mancando un po' di quella coralità che ha da sempre caratterizzato i quattro amici, narrativamente troppo lontani. 

Le trame tra di loro risultano slacciate, con un ritmo narrativo a passo di lumaca che porta lo spettatore ad annoiarsi. Una stagione che arrivata al quinto episodio stenta a prendere il via.

madforseries.it

3,0
su 5,0

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