La Recensione di Origin, Serie Youtube: Un Nuovo Inizio

La Recensione di Origin, Serie Youtube: Un Nuovo Inizio

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Se poteste iniziare una nuova vita su un pianeta lontano anni luce dalla Terra, cogliereste l’occasione?
È proprio questa la domanda su cui è costruita questa serie. 

Origin è una serie scritta e prodotta da Mika Watkins, distribuita dalla piattaforma streaming Youtube Premium, che ha recentemente aperto i battenti in Italia.

Purtroppo non è stata ad'ora doppiata in Italiano, ma la si può comunque vedere in lingua originale, sottotitolata.

Il cast della serie è molto giovane, tra gli altri spiccano Tom Felton, il perfido Malfoy della saga di Harry Potter ma visto anche in serie come The Flash, e Natalia Tena anche lei attrice in alcuni film di Harry Potter, in cui interpretava Ninfadora Tonks e in Game of Thrones nei panni di Osha.

Dieci persone si svegliano su una nave spaziale diretta verso un nuovo pianeta da colonizzare, in cui possano cominciare una nuova vita facendo tabula rasa del proprio passato.
Ben presto scopriranno di esser rimasti soli sull'astronave danneggiata da una collisione con qualche detrito spaziale, perché non sono stati risvegliati dalla stasi e si accorgeranno di essere in compagnia di qualcosa di alieno! 

Fin dalle prime scene si capisce su quali toni continuerà l’intera serie, tensione e claustrofobia che accompagneranno lo spettatore per tutta la visione della serie.
Anche i multipli piani dell'astronave giocano un ruolo importante,  costringendo spesso i personaggi a dividersi, assecondando la formazione di nuovi gruppi.

Recensione Origin: Un Nuovo Inizio.

Ma tiriamo le somme.
Purtroppo i cliché e gli strumenti sui quali gioca Origin sono stati tutti già visti e rivisti in altri film e serie tv. 
Per fare qualche esempio: 

  • la struttura della puntata è un salto tra il presente e il passato dei singoli personaggi, passato che mostra il tormento e il fardello personale, direi quasi il proprio peccato, che li spinge ad abbandonare il proprio pianeta. Questi tratti erano distintivi di Lost, che ci ha costruito la sua fortuna sopratutto con l’ultima stagione;
  • le persone chiuse in un’astronave, o comunque in uno spazio chiuso, non potendosi fidare l’uno dell’altro mi hanno ricordato molto Alien e The Thing.

I personaggi, a parte alcuni, rimangono molto piatti, alcuni quasi inutili ai fini della trama.

In definitiva: Origin è una serie che non aggiunge nulla di nuovo al panorama thriller/horror/sci-fi, ma comunque rimane godibile dai fan del genere che vogliono calarsi nelle atmosfere cupe e di tensione dei vecchi classici, nonostante ciò, è uno show eseguito con criterio, e le tecniche utilizzate risultano spesso vincenti.

Me la sento dunque di dare un voto più che sufficiente a questo nuovo show, con la speranza che possa migliorare.

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