Lost in Space: Recensione della 2° Stagione della Serie TV Netflix

Lost in Space: Recensione della 2° Stagione della Serie TV Netflix

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Attenzione: questo articolo contiene spoiler

"Pericolo. Will. Robinson."

Così si chiudeva la prima stagione di Lost in Space, quando la famiglia più spaziale di sempre arrivava su un nuovo, ignoto sistema solare. Dopo più di un anno e mezzo dalla prima stagione scopriamo finalmente le nuove disavventure della famiglia Robinson

Gli eventi di questa seconda stagione prendono piede sette mesi dopo la prima. Troviamo i Robinson naufraghi in un pianeta invivibile che cercano di riparare la propria astronave per riunirsi alla Resolute e arrivare finalmente ad Alpha Centauri. In loro compagnia troviamo Don West, che instaura un buon rapporto con la famiglia Robinson e la dottoressa Smith o June Harris che rimane relegata per tutto il tempo nei suoi alloggi.

Lost in Space: Recensione della 2° Stagione della Serie TV Netflix

Come ogni serie sci-fi che si rispetti, c'è un problema per ogni soluzione e una volta tornati sull'astronave madre si presentano subito una serie di problemi ai quali la famiglia Robinson deve far fronte. Viene fatta luce su alcune sottotrame della precedente stagione, scoprendo qualcosa di più sui robot, sull'astronave Resolute e su chi la comanda.

Vi è una crescita di tutti i personaggi principali, sia nel bene che nel male. Judy (Taylor Russell), figlia più grande dei Robinson assume sempre più un ruolo di comando. Penny (Mina Sundwall), la più insicura, che si sente un peso per la famiglia riesce a risolvere alcune situazioni. Will (Maxwell Jenkins) diventa un ragazzo problematico, spinto dalla volontà di ritrovare il suo amico robot si caccia in situazioni spiacevoli. Don (Ignacio Serricchio), che prima pensava solo a se stesso, ora si preoccupa degli altri, in particolar modo dei Robinson. Infine la dottoressa Smith (Parker Posey), personaggio che era rimasto sempre ambiguo, scopre di avere una coscienza.

Tiriamo le somme

Alcuni punti a sfavore della stagione sono però; la mancanza del robot nelle prime puntate, che è stata una scelta vincente nella scorsa stagione, creando un binomio perfetto nel rapporto tra will e il robot. Un'altra cosa è stata la troppa focalizzazione sulla famiglia Robinson che ha funzionato bene in queste prime due stagioni ma alla lunga potrebbe stancare. Il finale di stagione ci ha lasciato con un cliffhanger che sicuramente verrà approfondito in una futura terza stagione.

Lost in Space è una serie basata sull'emotività, lo dimostrano varie puntate sia nella prima che nella seconda stagione, domina il sentimento di amicizia e porta alla luce i valori importanti della famiglia con la quale si può superare ogni cosa.

madforseries.it

3,7
su 5,0

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