Chernobyl: la Recensione dell'Incredibile Miniserie targata HBO sul noto Disastro Nucleare

Chernobyl: la Recensione dell'Incredibile Miniserie targata HBO sul noto Disastro Nucleare

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Una delle serie tv di maggior successo ed impatto in tempi recenti è sicuramente Chernobyl, composta da 5 episodi, prodotta da HBO e successivamente distribuita in Italia su Sky Atlantic e NOW TV.

Una miniserie che ha stregato il pubblico, la critica ma un po meno la Russia, che in seguito alla messa in onda ha bollato gli eventi narrati come falsi, generando nuovamente quegli antichi dissapori con gli americani che, a detta loro, avrebbero romanzato troppo e calunniato un’intera nazione.

Al di là di questi discorsi, presa come quella che è, cioè una serie di intrattenimento, Chernobyl è uno dei migliori prodotti usciti lo scorso anno, ed uno dei migliori di sempre, ma prima analizziamo la trama, anche se dubitiamo ci sia qualcuno che non conosca i tragici fatti accaduti all’epoca.

La miniserie HBO segue i reali avvenimenti del disastro avvenuto in quella tragica notte del 26 aprile del 1986 a Pryp'jat', ad un centinaio di chilometri da Kiev, al confine tra Ucraina e Bielorussia, dove ci fu la terribile esplosione della centrale nucleare della città che causo ingenti morti e problematiche gravissime di cui si sono visti i tremendi strascichi negli anni a venire.

I primi personaggi mostrati sono i malcapitati protagonisti che quella notte erano di turno nella centrale, ovvero il capo ingegnere Anatoly Diatlov ed il suo team. Ma i veri protagonisti della serie sono lo scienziato Valerij Legasov, interpretato da un magistrale Jared Harris, ed il vicepresidente del consiglio Boris Ščerbina, interpretato dallo svedese John Stellan Skarsgård.

Chernobyl: recensione della miniserie in 5 episodi sul noto disastro nucleare

I due vengono inviati da Gorbačëv nella città del disastro nucleare per supervisionare la commissione governativa istituita, appunto, dal Cremlino, e ciò che trovano al loro arrivo è uno scenario apocalittico che non avevano immaginato, a causa delle notizie poco chiare e fittizie diffuse, e mai avrebbero voluto immaginare.

Legasov capisce chiaramente quale sia la gravità della situazione e, pressato da Ščerbina, inizialmente più superficiale e freddo, tenta di applicare le sue conoscenze nel campo per arginare solo parzialmente l’ondata di gravi problematiche che l’intera Unione Sovietica, e parte dell’Europa avrebbero affrontato negli anni a venire.

Una serie di drammatici eventi risultato di un grave errore umano prima, e di un grave errore politico poi; la vita umana messa al secondo posto per non scoprire il fianco con il resto del mondo, per mostrare la fierezza e la potenza di una nazione intera.

Craig Mazin, l'uomo che tira i fili dello show, ci mostra la vicenda con il coraggio giusto con cui si dovrebbero toccare certi argomenti, adattandola per un pubblico televisivo, ma non perdendo mai di vista cura e dettagli di un evento che ha cambiato la storia recente dell'umanità, mettendoci davanti all'orrore puro e facendoci sentire soffocati per tutte e cinque le puntate.
Un magone che difficilmente passerà anche dopo la visione dello show HBO, tanto è immersiva la narrazione, tanto quanto è orrenda la realtà dei fatti accaduti.

Chernobyl: recensione della miniserie in 5 episodi sul noto disastro nucleare

Ogni personaggio della serie ha una forza impattante incredibile, da Lyudmilla Ignatenko, moglie del malcapitato pompiere Vasily Ignatenko, la cui vita verrà stravolta dall'incidente nucleare, ma dal quale possiamo trarre alla fine un importante insegnamento, passando per Ulana Khomyuk, tenace scienziata dell'istituto per l'energia nucleare dell'Accademia di scienze della Bielorussia, figura chiave per aiutare Legasov, arrivando ai già citati Legasov e Ščerbina, senza dimenticare personaggi di gran lunga secondari ma tutti fondamentali per la messa in scena di alcuni episodi molto duri e segnanti della serie.

Chernobyl: recensione della miniserie in 5 episodi sul noto disastro nucleare

Visivamente la miniserie è uno spettacolo, con una regia impeccabile di Joahn Renck che anche senza dialoghi porta avanti la narrazione, lasciandoci pietrificati e inermi davanti a certe situazioni.

Non si riescono a trovare veri difetti per Chernobyl, e le varie critiche mosse riguardo la veridicità di certi avvenimenti, più o meno romanzati, non possono scalfire, a nostro parere, la qualità di un prodotto che sicuramente segnerà, negli anni a venire, la storia delle nostre tanto amate produzioni seriali.

In conclusione, la miniserie ideata da Craig Mazin è senza ombra di dubbio uno show da vedere e da rivedere, che con la forza delle immagini e delle parole ci trasmette immediatamente l'orrore dei catastrofici eventi di quel maledetto giorno di aprile dell'86 facendoceli assimilare per comprendere che a volte, anche se ci sentiamo inscalfibili, siamo "solo" degli essere umani.

Chernobyl è una serie imperdibile e probabilmente la migliore vista nel 2019.

Craig Mazin ci mostra, pur adattandosi al medium televisivo, ciò che accadde realmente in quella terribile notte di aprile dell'86, offrendoci un prodotto sconvolgente dal punto di vista visivo ma soprattutto emotivo.

madforseries.it

5,0
su 5,0

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