La Misteriosa Accademia dei Giovani Geni: Recensione del Primo Episodio della Serie TV Disney+

La Misteriosa Accademia dei Giovani Geni: Recensione del Primo Episodio della Serie TV Disney+

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Il primo episodio de La Misteriosa Accademia dei Giovani Geni, la serie TV basata sul romanzo per ragazzi di grande successo The Mysterious Benedict Society scritto da Trenton Lee Stewart, e creata da Phil Hay e Matt Manfredi, è stato rilasciato sulla piattaforma di streaming Disney+ lo scorso 25 giugno. E lo show si dimostra fin dall’inizio accattivante e coinvolgente.

“It just feels like something bad is about to happen, every morning”. Questo è il clima che si respira tra la gente, tempestata dai mass media con messaggi di imminente catastrofe: la chiamano “The Emergency”, le menti delle persone sopraffatte da ansia e paura; nulla di concreto accade, ma tutti si preparano al peggio.

Ma in mezzo a questa confusione al limite dell’incomprensibile, c’è un uomo che vuole impedire che qualcosa di terribile accada davvero. Il misterioso Mr. Benedict (Tony Hale), affetto da una particolare condizione medica, ha bisogno di un team di bambini dotati di intelligenza, empatia e spinti dalla continua ricerca della verità.

Grazie all’aiuto di quelli che sembrano i suoi assistenti, l’impassibile Number Two (Kristen Schaal), il serioso Milligan (Ryan Hurst) e l’amichevole Rhonda (MaameYaa Boafo), riuscirà a selezionare i quattro bambini per la sua squadra; quattro personalità interessanti ed estremamente variegate, che vengono brevemente mostrate nella scena iniziale dell’episodio: straordinario come già nei pochi secondi in cui sono presentati, sia possibile farsi un’idea del loro carattere. Inoltre, la scelta di far vedere contemporaneamente i loro originali modi di affrontare determinate situazioni, permette di apprezzare le loro differenti ed uniche capacità.

Reynie (Mystic Inscho): il classico book-smart, dotato di grande intelligenza ed intuitivo; si mostra sensibile e premuroso verso chiunque, anche nei confronti di chi lo maltratta. Mentre tutti gli altri bambini del suo stesso orfanotrofio giocano e si azzuffano, lui preferisce leggere silenziosamente sul divano della sala comune. Ha un rapporto molto stretto e tenero con la sua insegnante, Ms. Perumal (Gia Sandhu), che crede profondamente in lui, e che riesce a dargli la sicurezza necessaria per prendere un’importante decisione.

Kate (Emmy DeOliveira): fuggita dal suo orfanotrofio, ha trovato accoglienza in un circo, nel quale ha vissuto per due anni; affronta i problemi con un grande spirito pratico, ricorrendo spesso alla miriade di strani oggetti (come un caleidoscopio, o un sacchetto di biglie) contenuti nel secchiello che porta sempre con sé a mo’ di borsetta. Sarà proprio la sua capacità di destreggiarsi di fronte alle avversità a garantirle un posto nel team di Mr. Benedict.

Sticky (Seth Carr): timido e mansueto, ha una memoria impressionante, tanto che è in grado di ricordare tutto ciò che legge o sente. Affronta i problemi in modo logico e lineare, ed il suo background è sconosciuto per ora.

Costance Contraire (Marta Kessler): la più piccola del gruppo, e senza dubbio la più elegante. Acida e sgradevole, dice tutto ciò che pensa, senza curarsi di chi ha intorno, e risultando spesso offensiva. Un carattere forte e particolare, che impressionerà Mr. Benedict.

Reynie, Sticky e Kate cominciano ad andare subito d’accordo, si sentono affini l’un l’altro, creando così uno spirito di gruppo ancor prima che il gruppo si formi davvero. Mr. Benedict riesce a rafforzare questa intesa, dando alla squadra uno scopo: “You are needed”. Bambini che hanno passato gran parte della loro vita sentendosi soli e abbandonati, ora hanno un obiettivo comune, e dovranno lavorare insieme per raggiungerlo. Quasi commovente la scintilla di speranza negli occhi di Mr. Benedict, che sente di aver trovato le persone giuste per fermare “The Emergency”, di qualsiasi cosa si tratti. Ogni personaggio è a suo modo eccentrico, stranezze che si amalgamano alla perfezione, creando un’alchimia che dà un tono leggero e molto piacevole alla narrazione. Un cast azzeccatissimo, la cui simpatia rende semplice empatizzare fin dall’inizio con i piccoli protagonisti.

La Misteriosa Accademia dei Giovani Geni parte con il piede giusto, offrendo allo spettatore simpatia e leggerezza senza assolutamente scadere nel banale.

Una serie TV adatta a tutta la famiglia e resa intrigante dall'alone di mistero che avvolge la narrazione.

madforseries.it

4,0
su 5,0

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