The Man in the High Castle: la Recensione della 4° Stagione della Serie TV Prime Video

The Man in the High Castle: la Recensione della 4° Stagione della Serie TV Prime Video

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Attenzione: questo articolo contiene spoiler

La quarta e ultima stagione di The Man in The High Castle è stata rilasciata il 15 novembre da Amazon e ha portato con sé la conclusione della serie e regalando un finale al libro di Philip K. Dick da cui è tratta.

Uno show che anche quest’anno è riuscito a sconvolgerci, a farci emozionare e odiare il fatto che sia finito. In questi anni abbiamo assistito ad intrighi, tradimenti e dilemmi morali che hanno raggiunto il culmine con questa stagione. In questi episodi Kido, John Smith e Helen hanno dovuto confrontarsi con la propria coscienza subendo un conflitto interiore tra sentimenti e doveri. Questi personaggi hanno affrontato una crescita interiore che ha raggiunto il culmine in questa stagione ed è stata definitiva per lo svolgimento della trama.

The Man in the High Castle: la Recensione della quarta Stagione della Serie TV Prime Video

L’evoluzione dei personaggi si è manifestata particolarmente in John Smith (Rufus Sewell) che è totalmente dilaniato dalla consapevolezza delle azioni che ha compiuto in nome del Reich, ma nonostante ciò cerca il modo per rimanere in cima al regime per poter garantire la sopravvivenza della propria famiglia. Un altro pensiero si insinua nella mente dell’Obergruppenfuhrer, ovvero la possibilità di riavere suo figlio rapendo un suo doppelganger. Rufus Sewell spicca per la sua fantastica interpretazione sorpassando di gran lunga tutti gli altri attori e solamente Joel De La Fuente (Kido) riesce a rincorrerlo.

Purtroppo, l'interpretazione degli altri attori risulta di poco impatto. In particolare la presenza di Juliana, super protagonista delle stagioni precedenti, ma che ora viene rilegata quasi a personaggio minore. Questa mancanza di impatto non è però dovuta ad una scarsa recitazione, ma al complicarsi della trama e all’aggiunta di nuovi dettagli che hanno sottratto parte dello spazio dedicato a loro. Un vero peccato in quanto l’introduzione di questi nuovi elementi, come la Black Communist Rebellion, avrebbe potuto portare un ulteriore valore alla serie, ma che invece ha costretto a dei sacrifici.

The Man In The High Castle ci colpisce nel profondo anche questa volta, dimostrando di essere uno degli show più riusciti e di forte impatto emotivo. Probabilmente a qualcuno non sarà piaciuto il finale, invece è una degna conclusione per una storia che ha saputo coinvolgerci completamente e che lascia delle domande aperte, proprio come il romanzo di K. Dick.

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La 4° stagione di The Man in The High Castle ci coinvolge emotivamente e ci dà un buon finale, atteso soprattutto dai lettori de "La Svastica sul Sole" di Philip K. Dick. Tra alti e bassi si riconferma una delle migliori serie in circolazione.

madforseries.it

4,9
su 5,0

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