The Best of 2020, le Migliori Serie TV dell'Anno secondo Mad for Series: Des, lo Show con David Tennant

The Best of 2020, le Migliori Serie TV dell'Anno secondo Mad for Series: Des, lo Show con David Tennant

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Proseguiamo la nostra rubrica delle migliori serie TV uscite nel 2020 con una proposta inquietante e affascinante allo stesso tempo: stiamo parlando di Des, lo show con protagonista nientepopodimeno che David Tennant.

Abbiamo visto l'attore inglese nei panni del Dottore in Doctor Who, poi in Good Omens, Broadchurch, Jessica Jones, Criminal: Regno Unito, Harry Potter...
Potremmo andare avanti per ore elencando i suoi crediti cinematografici e le sue esperienze brillanti nel mondo della televisione, ma questa è la prima volta in cui l'attore britannico porta un malvagio a un livello completamente nuovo di spietata indifferenza.

Des è una miniserie di soli tre episodi che presenta una interpretazione impeccabile e, momento per momento, coinvolgente.

Il caso centrale dello show si svolge sullo sfondo degli anni di Margaret Thatcher in Gran Bretagna: la polizia è a corto di fondi e Jay, il detective di cui seguiamo le indagini, ha un bisogno viscerale di rintracciare i contatti sulle persone scomparse. Una delle principali tensioni drammatiche è proprio il suo desiderio di identificare tutte le vittime prima che i superiori chiudano le indagini per risparmiare denaro.

La serie presenta anche il tema, toccato con cautela, della particolare vulnerabilità dei giovani gay dell'epoca e del calcolato sfruttamento di Nilsen. 

Questi fili, tuttavia, insieme agli elementi del normale lavoro processuale di polizia e del dramma in tribunale, sono tutti secondari rispetto al puzzle psicologico al centro di Des. I bisogni di attenzione e controllo di Nilsen, un legame freudiano nella sua giovinezza tra amore e morte. La vera risposta che lo spettacolo sembra offrire, ma è troppo educata per esprimerla a parole, è che alcune persone semplicemente non sanno quando fermarsi.

In pochissime puntate viene raccontata la vita libera e solitaria di Nilsen, viene descritta l'immensa vulnerabilità degli uomini che ha sfruttato e ucciso così spietatamente, l'attenzione dei media che hanno colto i dettagli più sordidi e avvelenato ulteriormente una vicenda orrenda e già tossica di suo con l'omofobia e, ultimo ma non ultimo, viene mostrato il lento e scrupoloso lavoro di raccolta delle prove e l'elaborazione delle identità.

È raro guardare un dramma su un serial killer che ti fa sentire come se alle vittime fosse stato fatto un favore. Nulla è lasciato al caso, tutto è essenziale per l'ottenimento di un prodotto a dir poco meraviglioso.

Per tutte le informazioni su Des vi rimandiamo alla relativa scheda. Ci teniamo inoltre a riproporvi, nel caso ve la foste persa, la nostra recensione al riguardo.

Vi diamo appuntamento a stasera per la sesta "puntata" della nostra rubrica, a seguito della quale voteremo sulle nostre pagine social la migliore serie TV di questo terzo round.
Al termine dell'anno conosceremo dunque lo show vincitore, votato dal pubblico tra le dieci proposte di Mad for Series.

Nell'attesa, vi invitiamo a seguirci sulla nostra pagina Facebook e su Instagram, per non perdervi neanche un aggiornamento!

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